“O grumi verdi, ostile spessore d’erompenti pieghe, terra-passato di tomba- donde la mia lingua disperando si districa e vacilla; vacilla se dal dorso attonito del monte smuove le sue lebbrose fronti il cielo. Ah paesaggio mio fervido, accorato amoroso paesaggio.”
Da “Vocativo”
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