Roberto Demarchi presenta in una avvincente conversazione una nuova e intrigante lettura iconologica della «Tempesta» del Giorgione accompagnata da una personale interpretazione pittorica in astrazione. Lo storico dell’arte e il pittore si pongono di fronte a questo misterioso dipinto «…con l’intento di riportare al centro ciò che è stato relegato al margine, vale a dire la pittura intesa come pensiero, téchne e destino». |
Roberto Demarchi nasce a Torino nel 1951. Pittore, architetto, Storico dell’arte, il suo percorso artistico, iniziato assai precocemente, ha consapevolmente scelto, dalla prima mostra del 1969, rari momenti di pubblica visibilità, lontano dagli abituali percorsi di critica e di mercato benché le sue opere siano presenti in numerose collezioni private in Italia e nel mondo. Dal marzo 2001 ha iniziato il ciclo «Peri’ Physeos» del quale nel 2003 l’editore Crocetti ha pubblicato una monografia che raccoglie le testimonianze dei più importanti letterati italiani ed europei. Da allora la ricerca del pittore si è orientata anche sulla rappresentazione di tematiche sacre tratte dall’Antico e dal Nuovo Testamento. Di questa ricerca fanno parte i cicli «Genesi» e «Genesi del Mondo e Genesi dell’Arte» curati entrambi da Antonio Paolucci. Nel 2011 Claudio Strinati ha presentato, nella Pinacoteca Ambrosiana di Milano il trittico «La Passione secondo Matteo» riflessione, in astrazione, sull’omonima opera di Johann Sebastian Bach e, a Roma e Torino, la mostra «Vangeli Astratti». |
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