ROBERTO DEMARCHI: Biografia dell’autore - Dipingere le idee


Biografia dell’autore
Roberto Demarchi nasce il 15 marzo 1951 a Torino,dove compie studi classici e di architettura.
Il suo percorso artistico comincia assai precocemente perfezionandosi,dal 1966,sotto la guida del pittore torinese Riccardo Chicco: la sua prima mostra si svolge nel 1969, presso la Galleria Cassiopea di Torino, con presentazione di Angelo Dragone.
Demarchi è stato docente di storia dell’arte contestualmente all’esercizio della professione di architetto coltivando, negli anni, un attento ed approfondito studio della filosofia, della letteratura e della musica. Non marginale è da ritenersi, inoltre,  la sua attività di conferenziere in particolare nell’ambito della storia dell’arte.
Risale al 1990, a Torino, la mostra dal titolo “Alogia”, un”…percorso nel buio della coscienza e della memoria” che segna il passaggio da un linguaggio figurativo, già attento alla potenzialità espressiva di materiali e tecniche non usuali, alla astrazione.
Nel marzo 2001 prende definitivamente corpo il ciclo ”Perì Physeos” che, con un linguaggio pittorico binario rigorosamente ridotto all’uso  di quadrati e rettangoli, riflette sul momento aurorale del pensiero occidentale, in particolare su quello dei filosofi presocratici. Su questo lavoro venne presentata nel 2003 in Campidoglio a Roma e a Palazzo Bricherasio a Torino una grande monografia ( Editore Crocetti ) alla cui stesura parteciparono alcuni dei massimi esponenti europei della poesia, della letteratura e della filosofia, tra i quali Zanzotto, Bonnefoys, Kunert, Raboni, Patrikios, Severino…
Da allora la ricerca del pittore, oltre che ad approfondire la riflessione sul pensiero presocratico, si declina sulle opere del poeta tragico Eschilo e sulla interpretazione e rappresentazione di tematiche sacre tratte dall’Antico e Nuovo Testamento.
Di qui la mostra ”Genesi” presso l’Archivio di Stato di Torino nel 2007 con la cura di Antonio Paolucci (già Direttore degli Uffizi ed attuale Direttore dei Musei Vaticani) che curerà anche, tra il 2008 e il 2009, la mostra ”Genesi del Mondo e Genesi dell’Arte” nella chiesa di Santa Maria del Popolo a Roma.
Nell’aprile 2011 Claudio Strinati presenta, nella Pinacoteca Ambrosiana di Milano, il trittico ”La passione secondo Matteo”, riflessione in astrazione sull’omonima opera di J.S.Bach e nel settembre dello stesso anno il pittore espone, nel Palazzo delle Stelline ( sempre a Milano) il ciclo ”Storia di un quadrato giallo”, cinque grandi tavole sul percorso esistenziale dell’uomo.
A dicembre del 2011 il Comune di Roma Capitale ospita la mostra ”Vangeli Astratti” (con catalogo Skira) , curata ancora da Claudio Strinati ,composta da dodici  tavole di grandi dimensioni che interpretano  in astrazione altrettanti episodi dei Vangeli. La stessa mostra viene riproposta,nel marzo 2012, a Torino nella chiesa del SS.Sudario presso il Museo della Santa Sindone.
Nel novembre 2013 pubblica, per i tipi dell’Editore Allemandi, il volume  “ La Tempesta” che propone una innovativa lettura iconologica del ben noto dipinto del Giorgione, accompagnata da una propria interpretazione pittorica in astrazione.
Il 13 giugno 2014 è stata inaugurata, in Tokyo, presso l’Istituto Italiano di Cultura-Ministero degli Esteri- la mostra ”Haiku” con la presentazione di diciassette dipinti che restituiscono,con un linguaggio pittorico astratto, altrettanti componimenti poetici giapponesi. La mostra ed il catalogo ( Editore Allemandi) sono stati curati da Antonio Paolucci.
Particolarmente significativa, nel 2015 a Torino, è la mostra “Antologia Astratta” nella quale sono stati presentati venticinque dipinti  per venticinque poeti, da Alcmane a Zanzotto.
Il 10 marzo 2016 il Museo d’Arte Orientale Chiossone di Genova ripropone, con durata sino al 10 luglio, la mostra “Haiku”, presentata nel 2014 a Tokyo.
La Fondazione Bottari Lattes espone, dal 9 luglio al 17 settembre 2016, una triplice mostra dal titolo “Forma,Materia e Spirito” in Palazzo Tovegni a Murazzano, nello spazio Don Chisciotte a Torino e nella sede di Monforte.
Il 27 maggio 2017 vengono presentate, in Palazzo Carignano a Torino, le sette tavole del ciclo “Genesi”, già esposte, nel 2007, all’Archivio di Stato, a cura di Antonio Paolucci.



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